domenica 11 dicembre 2011

A Santa Lucia? Si mangia la TRIPPA!!!

SantA Lucia è la patrona del paese della mia nonna (la nonna-bis): Codenzano di Chies d'Alpago, Un paesino arrocato su una collina che conta circa 100 abitanti.
Da sempre il giorno di Santa Lucia nella scuola vecchia del paese si tiene la pesca di beneficienza, nell'osteria si prepara trippa per tutti e da pochi anni  a questa parte nella piazzetta è comparsa anche qualche bancherella di artigianato locale: soprattutto prodotti fatti con la lana lavorata della pecora alpagota, e dolci e conserve fatte con i prodotti del luogo (ottimo il radicchio tarassaco sott'olio!)


Noi per tradizione andiamo dalla nonna bis a mangiare le trippe.
E questa volta mi sono proprio voluta far lasciare la sua ricetta:

Trippa fresca (già pulita e lavata dal macellaio)
Brodo di carne
Alloro
1\2 limone
Sedano
cipolla
Carote
olio
rosmarino,chiodi di garofano, e alloro per il mazzetto aromatico
passata di pomodoro (2 cucchiai)
sale

In un pentolone si mette la trippa, 2 foglie di alloro e 1\2 limone e la si copre con abbondante acqua. Si fa bollire per 2 minuti e poi si scola.
Si taglia la trippa a listarelle.
In una pentola si fa soffriggere sedano, carota e cipolla con 3-4 cucchiai di olio, e si aggiunge la trippa.
Una volta ben insaporita si aggiunge 1 mestolo di brodo caldo e la passata di pomodoro.
Si aggiunge il restante brodo con il mazzetto aromatico e si fa cuocere lentamente e a lungo (anche 4-5 ore).
A metà cottura si regola di sale e pepe.
Si serve accompagnata da pane secco e da abbondante grana.


E le Tituzze? Ovviamente non le hanno volute......quindi un bel piatto di pasta in bianco!!! Anche se all'ultimo la Tituzzina non ha disdegnato il pane "tociato" nel brodo della trippa!!!!

1 commento:

speedy70 ha detto...

Sìììììììììì, quanto mi piace, la voglio fare pure io!!!!! Baci cara!!!

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